Le antiche Distillerie Mantovani nascono all’inizio dell’ottocento a Mirabello di Ferrara, grazie all’intuito e al coraggio di Cesare, capostipite della famiglia. Autodidatta, Cesare decise di fondare un’azienda, dove il piacere delle cose “fatte in casa” si trasformò in prodotto artigianale.
La curiosità lo spinse a viaggiare e a conoscere terre e aziende che potessero fornirgli materie prime di grande qualità.
Fin dall’inizio la distilleria creò prodotti innovativi sia nella tipologia sia nella presentazione.
Queste particolari bottiglie si possono trovare ancora oggi nel museo d’impresa all’interno della distilleria.
Il successo dell’azienda fu tramandato di generazione in generazione e, anche nei momenti più difficili, la produzione rimase sempre attiva. Renato Mantovani, che la guidò nel periodo della seconda guerra mondiale, fu il primo ad investire in «marketing» proponendo oggetti promozionali a marchio.
Il figlio di Renato, Paolo, riuscì a commercializzare i suoi distillati su tutto il territorio nazionale,
in particolar modo con i liquori per dolci, le cui ricette manoscritte sono ancora oggi conservate in azienda e fonte di suggerimenti per la produzione.
Ugo, figlio di Paolo, nello spirito del fondatore, abbandonò Mirabello per amore di una bella polesana, Gabriella, e nel 1970 trasferì l’azienda a pincara, in provincia di rovigo, dov’è la sede attuale.
La distilleria è stata costruita in quello che doveva essere un “lazzaretto”, ma che da sempre era uno spazio usato dal paese per fare feste. È forse questo spirito a far sì che le antiche Distillerie Mantovani siano un “territorio” di incontro e di confronto culturale, e questo grazie anche al museo d’impresa visitato ogni anno da oltre 10.000 persone
“Il Futuro nella Memoria” è il nome del museo d’impresa creato nel 2004 da Anna e Paolo Mantovani in memoria del nonno. Il museo offre ai visitatori un itinerario esplorativo, educativo e didattico sulla produzione di distillati e liquori. Nel 2004 è stato insignito del premio arsimpresa polesine come riconoscimento dell’utilità del progetto per la valorizzazione del territorio e per l’importante investimento nel settore della cultura.
Oggi sono Anna e Paolo che, coadiuvati dai genitori Ugo e Gabriella, si prodigano a diffondere il piacere per i distillati e l’amore per il territorio. Da questo connubio è nato il desiderio di creare ancora una volta qualcosa di nuovo, di racchiudere un sapere ultracentenario in un nuovo progetto, in qualcosa di unico e innovativo.